Compiti - Feuerbach

L'affresco "La creazione di Adamo" di Michelangelo Buonarroti,
1511
(Pag. 58) DOMANDE

1. Spiega come viene inteso da Feuerbach l'essere umano utilizzando le espressioni seguenti: "naturale" - "concreto" - "bisogni" - "comunità sociale".

L'essere umano viene inteso da Feuerbach come essere anzitutto concreto, ovverosia inteso non tanto nella sua essenza astratta, come ad esempio spirituale o razionalista, bensì come soggetto dotato di corporeità e materia, e quindi di fisicità e tangibilità. Alla concezione del filosofo si aggiunge, inoltre, la dipendenza dell'essere umano dalla natura interna ed esterna, ossia rispettivamente nei confronti delle creature vegetali, animali e atmosferiche, e degli impulsi e all'istinto che scaturiscono dal cervello rettile. In tal senso, l'uomo deve dunque rivalutare gli aspetti più concreti e naturali della sua stessa esistenza in contrapposizione con l'idealismo a cui è spesso stato soggetto, ad esempio nelle riflessioni romantiche e illuministiche, ma riconoscere al contempo di essere un individuo inserito in una data comunità sociale e di manifestare all'interno di essa bisogni primari e perlopiù materiali.

2. Da dove deriva per il filosofo l'idea di Dio?

Per il filosofo, l'idea di Dio deriva dalla tendenza dell'uomo a proiettare le sue qualità più nobili ed elevate in un essere trascendente che, per sua definizione, rappresenta la massima espressione dell'armonia e della perfezione. Tale entità, a cui abbiamo attribuito il nome comune di "Dio", non presenta dunque qualità intrinseche, ma riflette meramente le proprietà umane migliori, quali la ragionevolezza, la volontà e l'amore.

3. In che senso la religione rappresenta per l'uomo un "impoverimento"?

La religione rappresenta per l'uomo un "impoverimento", in quanto Feuerbach interpreta l'attribuzione delle qualità umane a Dio come una falsificazione della natura umana, dal  momento che i suoi aspetti innati nobili e universali vengono posti al di fuori di essa: in parole alternative, l'uomo subisce un'alienazione e dimentica che che le possibilità di cui dispone Dio siano in realtà le sue medesime, per cui si ritrova in una condizione di impotenza e assoggettamento (= sottomissione).

4. In che modo l'essere umano può cambiare la propria condizione concreta?

L'essere umano può cambiare la propria condizione concreta riportando la filosofia a riflettere e interrogarsi nuovamente sulla dimensione sensibile dell'uomo.

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