Compiti - Marx


(Pag. 73) DOMANDE

1. Perché secondo Marx l'essere umano ha bisogno della religione?

Secondo Marx, l'essere umano ha bisogno della religione poiché in essa si rilette il bisogno di consolazione dell'uomo sofferente oppresso nella vita sociale in cui è costretto a vivere. La religione ha dunque la funzione di "oppio dei popoli", vale a dire che agisce come una condizione artificiale per poter meglio sopportare la propria situazione materiale e il proprio generico malessere.

2. In che senso l'alienazione non è un fenomeno spirituale?

Secondo la prospettiva di Marx, l'alienazione non consiste in un fenomeno spirituale perché corrisponde d'altro canto a un'espressione storica della "disumanizzazione" che caratterizza i rapporti lavorativi nella società capitalistica.

3. Come viene concepito il lavoro da Marx?

Marx concepisce il lavoro come occasione per l'uomo di manifestazione della propria essenza, intesa come come libertà e creatività, e creare un senso per sé e per gli altri. Inserendo tuttavia il concetto di lavoro nel sistema capitalistico, esso si tramuta in una modalità di sfruttamento caratterizzata dalla riduzione a cosa del lavoratore e al suo progressivo abbrutimento e declino.

4. Quali sono le critiche che il pensatore di Treviri muove al liberalismo?

Secondo il pensatore di Treviri, il moderno sistema liberale è frutto di un paradosso: da un lato, esso promuove infatti l'uguaglianza di diritto, cioè di fronte alla legge, dall'altro giustifica la disuguaglianza di fatto, ovvero nelle condizioni materiali, e quindi l'egoismo e individualismo vigente in società.

(Pag. 87) DOMANDE

Scena tratta dal film "Tempi moderni" di Charlie Chaplin
(1936)

1. Quali sono i concetti che Marx riprende dalle riflessioni degli economisti classici?

I concetti che Marx riprende e rielabora dalle riflessioni degli economisti classici sono quelli di "valore", di "accumulazione capitalistica" e di "profitto" tratte dalle riflessioni di Adam Smith e David Ricardo, i quali hanno tuttavia presentato il sistema capitalistico come l'unico possibile e non hanno individuato le contraddizioni intrinseche che porteranno alla sua dissoluzione., cosa su cui Marx invece si focalizza.

2. Qual è la relazione tra il lavoro dell'operaio e il valore della merce?

Tra il lavoro dell'operaio e il valore della merce consiste nel fatto che il l'operaio produce, tramite il proprio lavoro, un valore maggiore rispetto gli viene pagato con il salario, e di conseguenza produce plusvalore.

3. Perché nel processo produttivo si genera un valore aggiuntivo a quello del lavoro pagato al proletario?

Nel processo produttivo si genera un valore aggiuntivo a quello del lavoro pagato al proprietario, poiché nel momento in cui l'operaio che vende la propria forza--lavoro al capitalista produce in un determinato tempo di "lavoro necessario" una quantità di merci tale, da essere sufficiente per il sostentamento di sé e della propria famiglia, il tempo di lavoro supplementare rimanente costituirà lo svolgimento di lavoro aggiuntivo non pagato dal capitalista denominato "plusvalore".

4. Quale meccanismo genera il profitto del capitalista?

Il profitto del capitalista genera un meccanismo per cui esso è in quantità sempre inferiore rispetto al plusvalore dal quale deriva: da quest'ultimo occorre difatti sottrarre il capitale costante, vale a dire il complesso di investimenti destinati all'acquisto, rinnovo e alla manutenzione delle macchine di produzione.

(Pag. 90) DOMANDE

Illustrazione di Karl Marx (a destra) e Friedrich Engels (a sinistra)

1. Perché secondo Marx nel sistema capitalistico il profitto è destinato a diminuire?

Secondo la prospettiva di Marx nel sistema capitalistico il profitto è destinato a diminuire, poiché dall'incremento del capitale costante, vale a dire l'aumento nell'impiego di macchine e le materie prime, deriva la meccanizzazione, la quale richiede al contempo un minor numero di operai e cioè una progressiva diminuzione del capitale variabile.

2. Quali sono le conseguenze della disoccupazione?

La conseguenza principale della disoccupazione si identifica nella maggiore povertà dei consumatori, dal momento che lo sviluppo tecnologico genera l'opportunità di aumento della produzione delle merci, ma ciononostante queste ultime risultano invendute per via della disponibilità monetaria inferiore dei singoli.

3. Qual è il giudizio di Marx sullo Stato?

Marx sostiene che lo Stato non rappresenti un organo finalizzato al compimento del benessere collettivo, bensì sia un mezzo tramite il quale la classe dominante, che allora era quella borghese, si assicurava la protezione dei suoi privilegi esclusivi.

4. Perché la dittatura del proletariato è una fase necessaria?

La dittatura del proletariato è definita da Marx come una fase necessaria, perché corrisponde a una fase transitoria di abrogazione graduale del di tutte le strutture e istituzioni fondanti del capitalismo, e consente così la realizzazione concreta del progetto comunista stesso, ovverosia la distruzione dello Stato borghese e la successiva eliminazione di ogni forma di Stato.

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