La dialettica "servo - padrone" di Hegel


La dialettica "servo - padrone", anche denominata "signore - servo", consiste in uno dei concetti chiave descritti nel capitolo IV A della "Fenomenologia dello Spirito" di Friedrich Hegel, che ha successivamente condizionato il pensiero di altri filosofi, tra cui Karl Marx in particolare. Tale rapporto descrive in forma narrativa l'incontro di due esseri autocoscienti che danno luogo a una "lotta mortale" prima che uno schiavizzi l'altro, realizzando infine che la superiorità di uno non gli assicura in realtà il controllo di ciò che era riuscito a ottenere. Esso viene descritto dal filosofo tramite una serie di passaggi, che è possibile sintetizzare nei seguenti:
  1. Nella prima fase, denominata "paura della morte", il signore non prova alcun timore di mettere a rischio il proprio corpo, e cioè della morte, poiché ne ha acquisito la consapevolezza, mentre il servo è colui che ha voluto preservare il proprio corpo ed è dunque destinato a essere soggiogato e sfruttato dal padrone. Essi si distinguono inoltre per la diversa essenza della coscienza: la coscienza del padrone è infatti "l'essere - per - sé", mentre quella del servo è l'essere per un altro.
  2. Il secondo passaggio è quello del "servizio", che consiste nella tendenza del signore a fare uso dei servizi del servo e che, così facendo, disimpara ciò che il servo ora gli offre. Nel frattempo. Il padrone rende 
  3. infine, nella fase conclusiva del "lavoro", il servo acquista consapevolezza di sé nel lavoro ed è in grado di superare lo il suo stato di sottomissione: in altre parole, il lavoro lo forma, poiché in esso mette tutto sé stesso, mentre il padrone si limita a usufruirne e consumare i prodotti del suo lavoro. In aggiunta, il fatto che le cose prodotte non sono di proprietà del servo, oltre all'autocoscienza egli sarà anche in grado di acquisire la dignità. Il servo, imparando a fare ciò che il padrone disimpara a fare, diventa dipendente dal padrone, mentre ora è il padrone a dipendere dal servo.
Il signore, che aveva rischiato la propria vita pur di affermare la propria superiorità e indipendenza rispetto al servo, si eleva al livello raggiunto da questo per avere salva la vita, ma al contempo anche il servo è ancora importante per il signore, dal momento che la sua attività lavorativa ne consente il mantenimento.

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